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L’inflazione in Europa rialza la testa e ci fa passare un brutto quarto d’ora. Eppure la settimana era trascorsa con buone notizie cattive come la disoccupazione USA in leggero aumento, il rallentamento del PIL a stelle e strisce, inflazione in Germania in contrazione e un lieve aumento. A giugno potrebbe confermarsi il tanto atteso primo taglio dei tassi in Europa, certo che i banchieri avrebbero sicuramente preferito prendere una decisione in un contesto piΓΉ chiaro e facile. Nel pomeriggio gli ulteriori dati su inflazione Americana potrebbero gettare liquido sul fuoco. che sia acqua o benzina lo vedremo.
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Il fondo sovrano Norvegese Γ¨ nato nel 1990 per gestire gli enormi surplus commerciali derivanti dall’estrazione petrolifera del paese Baltico ed Γ¨ ad oggi il fondo di proprietΓ pubblica piΓΉ grande al mondo. E’ pertanto normale che gli investitori prendano ispirazione dalle mosse dei gestori del Fondo, ma anche i singoli risparmiatori che ragionino in un’ottica di medio-lungo periodo. Ma come investe? Il fondo oggi (31.12.23) ha un’esposizioneΒ all’equity oltre il 70%, mentre sul reddito fisso circa il 27%. Nelle aree geografiche per quanto riguarda l’equity ovviamente gli USA rappresentano circa la metΓ del patrimonio, Europa a seguire con circa il 27%. Il Giappone si ritaglia una bella fetta di oltre il 7%. La Cina non va oltre il 3% (pesa di piΓΉ il Sudamerica), l’India occupa il 2%. Per ciΓ² che riguarda i settori, il protagonista Γ¨ senza dubbio il tecnologico (22%) a seguire il finanziario, il sanitario, i consumi discrezionali e l’industriale. Per ciΓ² che riguarda il reddito fisso, l’Europa accresce il suo peso confermandosi un destinatario privilegiato quando si parla di obbligazioni, specialmente corporate. Praticamente assenti Cina e India. Giappone, un pΓ² a sorpresa, intorno all’8%