Il Dito e la Luna finanziaria del 29/09/2023

𝗟𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮

Il 27 Settembre, con la Nadef, il governo Meloni è costretto a scoprire le sue carte. Il quadro che ne esce fuori non è molto confortante. La crescita del PIL segna una revisione al ribasso per il 2023 e il 2024, con l’anno in corso appena sopra la stagnazione. Il rapporto Deficit/PIL è superiore di ben un punto rispetto al preventivato: 5,3% contro 4,3%. L’indebitamento pubblico è il 140% del PIL. Oltre alla congiuntura, pesano sul bilancio il Superbonus edilizio, la cui stima si aggira intorno ai 100 miliardi di euro, e l’aggravarsi del peso degli interessi passivi dovuto all’innalzamento dei tassi di interesse per circa 14 miliardi. L’istantanea conseguenza è che lo spread tra il BTP a 10 anni e il Bund tedesco si è allargato fino a sfiorare i 200 bps. Il rendimento del BTP decennale fa del nostro paese il 5° paese più rischioso in Europa (non considerando Turchia e Russia). Peggio di noi solo Polonia, Romania, Ungheria e Islanda.

A proposito, lunedì 02 ottobre prenderà il via il collocamento del nuovo BTP Valore con scadenza 5 anni … 

 
il dito e la luna finanziaria

𝐋𝐚 𝐩𝐢𝐥𝐥𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚:

Quando si costruisce un portafoglio finanziario, uno dei princìpi cardine è la diversificazione, tramite la quale si può attenuare la volatilità e quindi il rischio complessivo. Storicamente, un grado di diversificazione era dato dal fatto che il mercato azionario e quello obbligazionario avessero avuto una correlazione negativa. Vale a dire che in un dato periodo, se il mercato azionario avesse subìto delle perdite, i prezzi delle obbligazioni sarebbero saliti (e scesi i rendimenti) e viceversa. L’effetto era quindi quello di attenuare le grandi e pericolose oscillazioni. Il paradigma di correlazione negativa è venuto clamorosamente meno nel corso del 2022, quando i prezzi delle azioni hanno cominciato a scendere e i rendimenti ad impennarsi per effetto dell’aumento dei tassi. Si è venuta così a creare una “tempesta perfetta” che ha danneggiato maggiormente proprio gli investitori più prudenti che avevano optato per bilanciare il proprio portafoglio, preferendo la minore volatilità al maggior rendimento … con buona pace della diversificazione!