Il Dito e la Luna finanziaria del 28/07/2023
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Ancora una volta sono protagoniste le Banche Centrali. Entrambi gli istituti centrali, FEC e BCE hanno innalzato i tassi di riferimento di 25 basis points, portandoli, rispettivamente, al 5,5% e al 4,25%. Mossa largamente attesa che non ha portato effetti sensibili sul mercato, a parte per il Treasury decennale che ha visto il suo rendimento impennarsi vicino ai massimi da 12 mesi. Per entrambi gli istituti le prossime sedute, a partire da Settembre, saranno guidate dai dati e non si escludono ulteriori rialzi. In USA il buono stato di salute dell’economia, e principalmente del mercato del lavoro, non consentono di alleggerire la stretta monetaria troppo facilmente. In Europa l’inflazione รจ in calo, ma si stima che rimarrร ben al di sopra del target. Pertanto tutti gli scenari, a parte il taglio dei tassi, rimangono probabili.ย Gli effetti della stretta monetaria potrebbero non essersi scaricati ancora sull’economia reale, pertanto la crescita giร debole potrebbe ulteriormente frenare nei prossimi mesi. Tuttavia, tassi cosรฌ elevati e forse vicino al picco creano condizioni per entrare nel mercato obbligazionario di qualitร .
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Perchรจ un’azienda dovrebbe privarsi del suo TFR, rinunciando cosรฌ ad una forma di finanziamento interno, per trasferirlo ad un fondo pensione? A parte i vantaggi che offrirebbe ai suoi dipendenti, soffermiamoci sui vantaggi economici per l’imprenditore. In primis, trasferire il TFR presso un fondo pensione libera la societร dal rivalutare TUTTO il debito pregresso ad tasso legato all’inflazione. Questo tasso รจ stato per il 2022 pari a quasi il 10% a causa della elevata inflazione. In secondo luogo, i versamenti effettuati al fondo pensione possono essere dedotti dal reddito di impresa nella misura del 4% o del 6% a seconda della dimensione dell’impresa. Inoltre, per chi adotta un fondo pensione, si ottiene la riduzione di alcuni costi impropri per il personale, pari allo 0,28% del montante retributivo relativo al TFR trasferito. Infine, รจ previsto l’esonero dal versamento dello 0,2% del monte retributivo al fondo di garanzia. In conclusione, un’Azienda che avesse deciso di dotarsi di un fondo pensione nel 2022 avrebbe riscontrato un risparmio di costi pari a circa il 19% rispetto a lasciarlo in azienda.
