𝐋𝐚 notizia 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚:
Torna il Patto di Stabilità. Dopo la sospensione nel periodo post covid, tornano le regole imposte dalla UE riguardo al debito degli Stati Sovrani. In particolare il tetto massimo, rispetto al PIL, del deficit (3%) e del debito (60%). misure che l’Italia è lontana dal rispettare, con il rapporto deficit/PIL al 7,4% e debito/PIL al 137%. Pur essendo in buona compagnia dietro la lavagna, si profilano compiti a casa per il governo italiano, che si troverà costretto a ridurre il deficit ad un ritmo almeno pari allo 0,5% annuale; il che vul dire trovare almeno 10 miliardi di euro. E lo spread non gradisce.
𝐋𝐚 𝐩𝐢𝐥𝐥𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚:
Ci sono alcune accortezze riguardo ai rischi quando si acquistano le singole obbligazioni. Oltre ai più scontati rischi di emittente e tasso, dobbiamo anche considerare il rischio di cambio e il rischio di liquidabilità. Il primo afferisce alla valuta di emissione dell’obbligazione, la cui fluttuazione può vanificare il maggior rendimento dello strumento (o può accrescerlo naturalmente). Si pensi ad una emissione in Rand Sudafricani. Il secondo ha a che fare con la scarsa commerciabilità del singolo titolo, che può portare a forzare in alto il prezzo di acquisto, annacquando il rendimento. Si veda quindi la differenza tra i prezzi “denaro” e “lettera”. Bene quindi considerare a che cosa serve oggi la singola obbligazione nella nostra pianificazione e scegliere di conseguenza.