Protezione del patrimonio: assicurazioni, polizze, trust ... da dove partire?
Parlare di eredità può sembrare qualcosa da rimandare, o persino da evitare. Ma la realtà è che proteggere il proprio patrimonio – costruito con fatica nel corso della vita – significa anche decidere consapevolmente cosa ne sarà in futuro, quando non saremo più in grado di farlo.
Sempre più persone si stanno rendendo conto dell’importanza della pianificazione successoria, non solo per evitare liti familiari, ma anche per mettere al sicuro i propri beni e garantire ai propri cari un passaggio sereno e organizzato.
Cosa succede se non facciamo nulla?
Se non lasciamo istruzioni precise, sarà la legge a decidere: si parla in questo caso di successione legittima. Gli eredi (figli, coniuge, genitori…) si troveranno a dividere tutto secondo quote prestabilite. Questo spesso porta a situazioni complesse, come la comproprietà forzata di beni o difficoltà nel vendere o gestire immobili.
Con un testamento, invece, possiamo decidere chi riceverà cosa, sempre nel rispetto dei diritti minimi spettanti ai familiari più stretti. Ma oggi esistono anche strumenti alternativi al testamento, che offrono ancora più flessibilità e vantaggi, soprattutto fiscali
A chi è utile questo articolo?
- Chi ha un patrimonio da tutelare e vuole evitare complicazini per gli eredi
- Vuole trasmettere i beni in modo ordinato e secondo volontà
- Imprenditori, professionisti per garantire continuità e protezione all'azienda
- Cerca soluzioni per tutelare soggetti fragili (minori, disabili, familiari non indipendenti)
Quota libera e quote legittima
Quale parte del patrimonio è liberamente disponibile tramite testamento?
Strumenti per proteggere e trasmettere il patrimonio
Polizze vita tradizionali
Le assicurazioni sulla vita sono uno degli strumenti più usati per pianificare la successione. Permettono di destinare una somma di denaro a persone care, al momento del decesso, senza che questa rientri nell’eredità.
Vantaggi:
Esenti da imposta di successione
Non intaccano i diritti degli eredi legittimi
Il beneficiario riceve il denaro anche se non è un erede o ha rinunciato all’eredità
In poche parole: una scelta semplice e potente per proteggere i propri cari in modo diretto.

Polizze Unit Linked
Le polizze unit-linked sono strumenti assicurativi più complessi rispetto a quelle tradizionali. Oltre alla componente assicurativa legata alla vita dell’assicurato, includono anche una componente finanziaria: i premi versati vengono investiti in fondi comuni o indici di mercato scelti al momento della sottoscrizione.
Questo significa che possono rappresentare un’opportunità di crescita patrimoniale, ma anche un’esposizione a rischi di mercato. Il valore finale della polizza, infatti, dipende dall’andamento degli investimenti sottostanti.
Attenzione: Se il beneficiario è al di fuori dell’asse ereditario, può manifestarsi il rischio di lesione della quota di legittima, con conseguente riduzione del premio pagato (non della prestazione) da parte degli eredi legittimi
Cosa le rende utili in ambito successorio?
Anche queste polizze, come quelle tradizionali:
Permettono di scegliere liberamente i beneficiari
Escludono il capitale versato dall’asse ereditario
Non sono soggette all’imposta di successione
Consentono il trasferimento diretto del patrimonio, senza passare dal notaio o dal testamento
Tuttavia, è fondamentale valutare bene il profilo di rischio
Altri soluzioni per tutelare il patrimonio
Mandato post Mortem
Si tratta di un incarico dato a una persona di fiducia (mandatario) che dovrà eseguire determinate attività dopo la morte del mandante. È uno strumento utile, ad esempio, per:
disporre l’assegnazione di beni mobili o immobili in modo più discreto
gestire patrimoni complessi
dare istruzioni operative (es. gestione di un’azienda o di un fondo)
Limite importante: non può essere usato per distribuire direttamente l’eredità. Serve quindi come supporto, non come sostituto del testamento.
Patto di famiglia
Pensato per gli imprenditori e i titolari di partecipazioni societarie, consente di trasferire l’azienda o le quote ai figli (o nipoti), anticipando la successione e evitando future liti familiari.
È un contratto a tutti gli effetti, stipulato con il consenso degli altri eredi legittimari (che vanno compensati), e può:
Garantire continuità aziendale
Ridurre l’impatto fiscale del passaggio generazionale
Evitare il rischio di disgregazione dell’impresa alla morte del titolare
Il trust
Tra gli strumenti meno conosciuti ma più potenti per la protezione e la trasmissione del patrimonio c’è il trust. È un istituto giuridico nato nel mondo anglosassone, ma sempre più utilizzato anche in Italia, proprio perché consente una gestione estremamente flessibile dei beni, sia in vita sia per finalità successorie.
La caratteristica chiave del trust è che i beni trasferiti escono dal patrimonio personale del disponente, creando una separazione giuridica molto efficace: non possono più essere aggrediti da eventuali creditori del disponente, né rientrano nell’asse ereditario.
Ma come funziona, in pratica?
Nel trust, un soggetto (detto disponente) decide di trasferire alcuni beni a un’altra persona (detta trustee), che ne assume la gestione e la responsabilità legale, con l’impegno di amministrarli nell’interesse di beneficiari precisi o per uno scopo definito (es. assistenza a un familiare fragile, gestione di un patrimonio familiare, continuità aziendale, ecc.).
Perché può essere utile in una pianificazione successoria?
Permette di tutelare soggetti fragili o minori, garantendo una gestione attenta e protetta dei beni
Aiuta a prevenire conflitti familiari in caso di eredità complesse o di famiglie allargate
Consente di realizzare obiettivi specifici nel tempo (es. mantenimento di un bene, erogazione di somme in età avanzata, tutela di un immobile storico)
Offre protezione patrimoniale, anche nei confronti di possibili eventi imprevisti, come procedimenti giudiziari o crisi imprenditoriali
Prestito vitalizio ipotecario
È un’opzione interessante per chi possiede un immobile, ha più di 60 anni e vuole ottenere liquidità senza vendere casa.
Funziona così:
La banca concede un finanziamento garantito da ipoteca
L’immobile resta nella disponibilità dell’intestatario (che può continuare ad abitarci)
Alla morte, saranno gli eredi a decidere se estinguere il debito, vendere l’immobile o rinunciare
È un’alternativa alla nuda proprietà, che consente di valorizzare il patrimonio immobiliare senza dismetterlo, mantenendo la serenità di poter continuare a vivere nella propria casa.
Conclusioni
Oggi più che mai, la pianificazione successoria non riguarda solo “cosa lasciare”, ma come lasciare. Conoscere gli strumenti disponibili permette di:
Proteggere i propri beni
Evitare situazioni di incertezza o conflitto tra gli eredi
Ottimizzare il passaggio generazionale con vantaggi fiscali e organizzativi
Dalle polizze vita ai patti familiari, passando per soluzioni ibride come le unit-linked o il prestito vitalizio, esistono risposte su misura per ogni esigenza.
Quello che serve è una visione chiara e l’aiuto di professionisti esperti, capaci di tradurre le volontà in strumenti concreti ed efficaci.