Che Futuro per i BTP (Futura)?

Nel 2020 e nel 2021 lo Stato Italiano si è trovato a dover stimolare l’economia in stato di Shock per il prolungato lockdown dovuto alla pandemia da Covid 19 e a sostenere il reddito delle persone in difficoltà. Per poter fare tutto ciò era necessario finanziare le spese previste con maggiore debito pubblico e perciò sono stati creati strumenti quali  i BTP Futura, vale a dire dei semplici BTP con una tabella cedolare crescente nel tempo e un bonus fedeltà legato all’andamento del PIL. Insomma quasi una promessa fatta agli investitori retail che si impegnavano a finanziare lo Stato a lungo termine e con tassi molto contenuti: se tu mi aiuti a sostenere il sistema in questo frangente delicato, io ti faccio “azionista” dell’“azienda Italia”, promettendoti parte dell’incremento del PIL. Di questi nuovi strumenti vennero distribuite 4 emissioni e sull’onda dell’entusiasmo ma anche in un’ottica, più unica che rara, di unità nazionale, vennero sottoscritti circa 20,5 miliardi di Euro complessivamente di cui 12,5 miliardi sottoscritti per importi unitari inferiori ai 20.000 Euro e quindi da piccoli risparmiatori.

 

Foto di greghristov da Pixabay

Giova ricordare le caratteristiche delle 4 emissioni di BTP Futura:

EmissioneScadenzaDurataISINStruttura TassiPremio Fedeltà
Prima 14/07/203010 anniIT00054152831-4° Anno: 1,15%
5-7° Anno: 1,30%
8-10° Anno: 1,45%
Variazione media crescita PIL penultimo anno Vs anno emissione.
Min 1% Max 3%
Seconda17/11/20288 anniIT00054257531-3° Anno: 0,35%
4-6°Anno 0,60%
7-8° Anno: 1%
Variazione media crescita PIL penultimo anno Vs anno emissione.
Min 1% Max 3%
Terza27/04/193716 AnniIT00054420891-4°Anno: 0,75%
5-8° Anno 1,20%
9-12° Anno: 1,65%
13-16° Anno: 2%
All’ottavo anno il 40% dell’aumento del PIL con minimo 0,4% e massimo 1,20%. Al sedicesimo anno la restante parte dell’aumento Pil dei primi 8 anni con minimo 0,6% e massimo 1,8% più la variaione del Pil degli ultimi 8 anni con minimo 1% e massimo 3%
Quarta16/11/203312 AnniIT00054663441-4°Anno: 0,75%
5-8° Anno 1,25%
9-12° Anno: 1,70%
All’ottavo anno il 40% dell’aumento del PIL con minimo 0,4% e massimo 1,20%. Al dodicesimo anno la restante parte dell’aumento Pil dei primi 8 anni con minimo 0,6% e massimo 1,8% più la variazione del Pil degli ultimi 4 anni con minimo 1% e massimo 3%

A neanche due anni dalla prima emissione e in un contesto di mercato radicalmente nuovo, è lecito domandarsi: cosa ne è oggi dei BTP Futura? Ebbene l’inflazione spinta ai massimi storici da shock dal lato dell’offerta e un’accresciuta domanda post pandemia, ha cominciato a suggerire alle Banche Centrali di ritirare gli stimoli monetari immessi nel sistema bancario per sostenere l’economia reale e pensare di poter alzare i tassi di interesse. La conclusione è tutta impietosamente nei dati della Tabella 1 dove viene evidenziato il prezzo di mercato ad oggi, la perdita in conto capitale (su un investimento di 100.000€) e l’ammontare massimo dei flussi futuri che il sottoscrittore percepirà se manterrà il titolo fino a scadenza ed otterrà contemporaneamente il massimo possibile da tutti i premi fedeltà. 

Facile vedere che tutte le emissioni oggi scontano una diminuzione di valore che va dal 3,2% fino addirittura al 14%.

EmissionePrezzoDiff. ValoreFlussi Futuri
Prima            96,79–     3.210,00 €             12.734,38 €
Seconda           95,43–     4.570,00 €               4.990,63 €
Terza           86,08–   13.920,00 €             24.615,63 €
Quarta           91,80–     8.200,00 €             17.965,63 €

Tab. 1 . Ipotesi di investimento 100.000 € in emissione e raggiungimento dei livelli massimi di premio fedeltà

Particolarmente penalizzata la seconda emissione che vede ad oggi una diminuzione di valore di quasi il 5% a fronte di flussi cedolari che solamente all’ottavo anno arriveranno all’1% e premio fedeltà massimo del 3% a scadenza. Discorso equivalente per la terza emissione che a fronte di una diminuzione del 14% circa vedrà flussi tra l’1% il 2% fino al sedicesimo anno, con parziale compensazione con il premio fedeltà riconosciuto all’ottavo anno.

La Duration e la Duration modificata

Cosa giustifica un simile decremento di valore e cosa ci dobbiamo aspettare in futuro? Per rispondere alla domanda si deve introdurre il concetto di Duration di un titolo obbligazionario. Un parole semplici, questa altro non è che un indicatore di rischio che indica la durata media ponderata per il tempo dei flussi di un titolo obbligazionario. Vale a dire che per un titolo che non ha cedole (i BOT) la Duration coincide con la scadenza naturale, mentre un titolo che paga cedole molto alte all’inizio della sua vita e molto basse dopo, avrà una Duration molto inferiore alla sua scadenza naturale. E’ come se questa fosse il “baricentro” dell’obbligazione. 

Per poter avere un’idea più precisa della rischiosità di un titolo obbligazionario si fa ricorso alla Duration Modificata e anche in questo caso meglio ricorrere ad un esempio pratico per capirne meglio la funzionalità:

Supponiamo di avere un elastico e di cominciare a tenderlo. Se l’elastico risulta poco teso, una pressione su di esso provocherà una leggera oscillazione, ma se questo risultasse molto teso, anche una piccola pressione provocherà un movimento oscillatorio molto più ampio e prolungato. L'”elastico” in questione altro non è che la nostra obbligazione e la pressione che esercito su di esso il rialzo dei tassi di interesse: tanto più la scadenza è lontana, tanto più un movimento, anche piccolo, dei tassi di interesse provoca diminuzioni anche marcate di valore. Quanto marcate? Quanto è teso l’elastico, cioè quanto è lunga la sua Duration Modificata.

Tornando ai nostri BTP Futura, è facile vedere che le scadenze vanno dagli 8 fino ai 16 anni, con tassi crescenti nel tempo, il che fa si che la Duration modificata sia superiore (quindi più rischiosa) di un titolo con medesima scadenza e flusso cedolare costante (a parità di importi cedolari riconosciuti ovviamente).

Cosa aspettarsi in Futuro?

Difficile dirlo, ma certamente a sfavore dei BTP Futura gioca il fatto che l’inflazione non sarà più così temporanea come troppo facilmente liquidata in passato, il che potrebbe costringere la BCE ad alzare i tassi con conseguente ulteriore decremento di valore. Verosimilmente verranno meno anche gli acquisti di titoli di Stato da parte della BCE per i programmi PEPP e APP, e quindi il sostegno al prezzo dei titoli. Inoltre, l’economia italiana potrebbe risentire maggiormente della crisi scatenata dalla Guerra in Ucraina, con possibili ripercussioni sul PIL e sulla capacità di rimborso di un debito sempre più sostenuto e quindi ad una pressione al ribasso nei prezzi.

Naturalmente queste informazioni erano già ampiamente previste quando è iniziato il collocamento dei BTP Futura. Il fatto che il mondo dei tassi negativi fosse un’eccezione destinata a terminare era nei fatti, così come la considerazione di affrontare la crisi pandemica emettendo nuovo debito per un Paese già alle prese con una mole enorme di debito pubblico accumulato negli anni. Purtroppo la scarsa cultura finanziaria, il risparmio in eccesso accumulato dalle famiglie nel periodo di lockdown e la mancanza di vera consulenza in materia di investimento, ha portato piccoli o grandi risparmiatori a trovarsi oggi nella situazione non solo di dover attendere diversi anni per ottenere un rendimento contenuto (e questo era nelle premesse stesse delle emissioni), ma anche di trovarsi oggi “bloccato” in un investimento che difficilmente può liquidare, in caso di occorrenza, senza subire grandi perdite di valore.